Incontro con l'autore
Nell'ambito del progetto lettura per la scuola secondaria di primo grado del nostro istituto comprensivo, gli alunni delle classi terze hanno avuto la possibilità di leggere di Tina Montinaro "Non ci avete fatto niente", della casa editrice DeAgostini.
La lettura del testo ha catturato da subito l'attenzione degli alunni che hanno avanzato le loro riflessioni e le domande che avrebbero desiderato rivolgere alla scrittrice.
In una sala super affollata della Cittadella della cultura di Giovinazzo, giovedì 4 aprile, nel primo pomeriggio, è avvenuto l'atteso incontro. Dopo una breve presentazione da parte delle autorità presenti, la signora Montinaro ha incominciato, come un fiume in piena, con entusiasmo, grinta e determinazione, a raccontare brevemente la storia di :"Nu bell uaglione", di un giovanissimo Antonio, sempre piu convinto di aver fatto la scelta giusta arruolandosi nella Polizia e chiedendo il trasferimento a Palermo, negli anni Ottanta del secolo scorso( i più complicati ma anche i più decisivi per la lotta alla mafia), nonché di entrare a far parte della scorta del giudice Falcone.
Un breve cenno al giorno dell'attentato per poi dare spazio alle riflessioni e alle motivazioni che spingono lei e la sua famiglia ad un impegno concreto nel sociale per promuovere la cultura della legalità.
Al termine del suo intervento, davanti a una platea attenta, silenziosa e commossa, alcuni alunni hanno chiesto curiosità, oppure avanzato riflessioni sulla scelta compiuta da Antonio.
La signora Montinaro ha accolto tutti sia con il suo sguardo intenso, sia con la sua voce chiara, pacata ma decisamente determinata, rotta dall'emozione solo per alcuni ricordi più dolorosi.
L'esperienza è stata una grande opportunità per coloro che hanno partecipato all'incontro e lo sarà ancora di più se le ragazze e i ragazzi presenti manterranno la promessa che la signora Tina ha chiesto: ovvero raccontare ai più piccoli del nostro comprensivo la storia appresa dalla lettura del libro e dall'incontro, per promuovere e favorire, attraverso l'esempio di Antonio, la scelta di stare dalla parte della Legge e dello Stato per sconfiggere, anche e soprattutto con le armi della cultura, la criminalità organizzata.
